Protezione e sicurezza: come vestirsi in cantiere?

Ogni anno l’INAIL individua il settore edile come quello a maggior rischio infortuni. Riveste enorme importanza, quindi, adottare le misure di prevenzione e protezione più idonee, al fine di tutelare i lavoratori.
È necessario scegliere accuratamente abbigliamento e dispositivi di protezione individuale (DPI), per svolgere le varie mansioni in totale rispetto delle Norme, raccolte nel D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008, altrimenti conosciuto come Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro.

L’IMPORTANZA DEL CORRETTO ABBIGLIAMENTO DA LAVORO

Con l’evolversi delle nuove tecnologie e degli standard qualitativi, l’abbigliamento da lavoro ha subito un radicale cambiamento. La scelta di materiali all’avanguardia ha permesso di coniugare sicurezza e comodità, pur strizzando l’occhio ad un design moderno, garantendo al lavoratore un’immagine visibilmente più gradevole e al contempo professionale.

I tessuti, secondo i dettami di Legge, devono essere:
• impermeabili ed idrorepellenti;
• ignifughi;
• isolanti;
• traspiranti;
• ad ampia visibilità, per operare anche in ambienti scarsamente illuminati.

La scelta del corretto abbigliamento da lavoro è quindi indispensabile al fine di tutelare la salute fisica; questo deve essere accompagnato da appositi accessori, come caschi, scarpe antinfortunistiche, guanti… più in generale DPI.

DPI: FARE LA GIUSTA SCELTA

Il mercato dei DPI è ampio, ed effettuare una scelta adeguata alle proprie esigenze lavorative richiede grade attenzione. Dispositivi necessari al fine di prevenire incidenti sul lavoro sono:

➔  SCARPE ANTINFORTUNISTICHE
Di pelle o pelle scamosciata; basse, al ginocchio o alla coscia: tante sono le caratteristiche da considerare nella scelta. È necessario però che queste siano:
• antistatiche;
• antitaglio e antiperforazione;
• antischiacciamento;
• antiscivolo;
• idroreppellenti o impermeabili.

➔  GUANTI DA LAVORO
Utilizzati nelle lavorazioni che possono causare tagli da lama o da urti, abrasioni, foratura e strappi. Possono essere realizzati con materiali diversi (cuoio, tela, materiali sintetici…), purché mantengano sempre l’aderenza alla mano dell’utilizzatore, per un corretto funzionamento del dispositivo stesso.

➔  CASCO
La protezione del capo viene richiesta quando sussiste il rischio di cadute dall’alto di materiale. Gli elmetti proteggono la parte superiore della testa da oggetti in caduta; i copricapo proteggono, invece, da urti contro oggetti duri ed immobili, che potrebbero causare lacerazioni o ferite superficiali.
Ogni dispositivo deve avere l’etichetta che ne indica la classificazione e le caratteristiche.

➔  OCCHIALI PROTETTIVI
Volti a proteggere gli occhi da residui di polvere, scintille, schizzi di liquidi o agenti chimici nocivi. La protezione si ottiene sia con occhiali/visiere, oppure con dispositivi integrati in altri sistemi, come ad esempio le maschere.

➔  CUFFIE E TAPPI
La protezione dell’udito è fondamentale in caso di lavori in luoghi ad emissioni sonore molte elevate; è necessario che l’operatore utilizzi delle cuffie, perfettamente aderenti all’orecchio e regolarmente pulite, oppure inserti auricolari, comunemente chiamati tappi.

➔  FILTRI
Necessari per operare in ambienti con polvere o gas: per questo li distinguiamo in respiratori a filtro antipolvere, antigas o combinati; i respiratori antipolvere sono idonei per le protezioni da polveri, fibre, fumi e nebbie, mentre i respiratori antigas proteggono da gas e vapori.

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